Il Cibo come atto Sacro
- Elisabetta Eusebi
- 12 set
- Tempo di lettura: 3 min
nutrire il corpo e l'anima
In questo articolo vorrei introdurre un argomento delicato che è quello del cibo.
L'azione di nutrirsi è l'inizio della vita oltre il battito del cuore, non appena ci incarniamo in un corpo fisico.
L'uomo si nutre fin da quando è nell'utero e dal corpo della madre assorbe tutte le sostanze necessarie alla sua crescita attraverso il cordone ombelicale.
Appena nato poi attraverso la bocca continua a vivere cibandosi del latte materno.
Lentamente introdurrà poi i cibi semisolidi, frullati e pappine per poi passare ai solidi appena avrà i denti che gli permetteranno la masticazione.
L'azione di mangiare lo accompagnerà per tutta la vita.
Parto dall'inizio perché mi sono chiesta di cosa necessita davvero il mio corpo per vivere in un equilibrio che lo renda forte e in salute.
Ho sperimentato su di me il digiuno e compreso che il corpo ha bisogno di giusto nutrimento, senza eccessi.
Quelli sono legati soprattutto alle necessità emotive.
Il vuoto da colmare per non sentire è un'esperienza che arriva dalla mente e non ha nulla a che vedere con il cibo.
Allora mi sono poi chiesta, quali sono le mie necessità reali e perché nella mia dieta ho tanta difficoltà a staccarmi da cioccolata e dolci?
Il piacere.
Questo è il punto.
Il corpo ha bisogno di sostanze che gli generino piacere, serotonina ma non solo.
Non si tratta solo di enzimi, proteine, grassi, vitamine e tutto ciò che è essenziale alla sopravvivenza fisica.
La parte emotiva gioca un ruolo essenziale nelle nostre scelte quotidiane.
Un altro fattore da non sottovalutare è l'ambiente in cui siamo cresciuti e la società intorno.
La paura della mancanza, che ci hanno trasmesso gli avi, è legata ai tempi di carestia che in passato hanno vissuto, impone all'uomo di eccedere e consumare più di ciò che realmente lo necessita.
Tante sono state e sarebbero le riflessioni da fare ma non è questo il luogo né il momento, vi invito però a farvi qualche domanda e ad occhi chiusi meditare le vostre risposte.
Guardare dentro di sé.
Dal canto mio faccio lo stesso ogni giorno, soprattutto quando scelgo gli ingredienti che saranno parte del mio vivere quotidiano.
Cibo, persone, abitudini e cose.
Quando si elevano le vibrazioni il cibo assume un ruolo molto importante.
La scelta deve cadere su ciò che risuona in noi come anime del nostro ospite, il corpo.
Appunto il corpo che, come una macchina, se ben pulito e oliato può fare moltissimi km e consumare poca energia. Figuriamoci se gli diamo un carburante di qualità.
Vale lo stesso per il cibo.
Allora via gli alimenti processati e inquinati.
Portare attenzione alle origini ci aiuta a scegliere con amore.
Nell'antichità, ci sono stati due esempi di grandi pensatori come Pitagora e Plutarco, entrambi greci ma vissuti in epoche diverse, avevano intuito il legame profondo tra cibo, natura e anima.
Pitagora, vissuto nel VI secolo a.C., aveva viaggiato tra Egitto e Babilonia, apprendendo discipline spirituali che lo portarono ad adottare una dieta vegetariana come atto di rispetto per l'ordine cosmico e la vita stessa.
Per lui, nutrirsi era un atto sacro, da compiere con sobrietà, armonia e consapevolezza.
Plutarco, invece, visse in un'epoca romana più tarda (I-II secolo d.C.), ma mantenne viva la visione greca della natura come maestra.
Scrittore e sacerdote a Delfi, rifletté profondamente sull'etica del mangiare, opponendosi al consumo di carne e alla crudeltà verso gli animali. In un mondo sempre più dominato dall'eccesso, proponeva una via di ritorno alla misura, al rispetto, alla connessione con ciò che è essenziale.
Entrambi vedevano nella natura una guida. Vivere secondo i suoi ritmi e ascoltare i suoi segnali era per loro non solo salutare, ma profondamente evolutivo. Un insegnamento che oggi possiamo riscoprire, anche solo iniziando dal modo in cui scegliamo il nostro cibo ogni giorno.
Ritornare al sapore genuino della terra ci rimette in una posizione quanto meno paritaria.
Siamo parte di un tutto che pulsa e si muove in equilibrio con l'esistenza intera.
Alimentarsi rispettando la natura è un atto sacro e di umiltà verso la terra che ci ospita.
In conclusione, da quando ho iniziato a portare attenzione al cibo scegliendo con cura gli alimenti di cui mi nutro, come cucinarli e come abbinarli mi sento meglio.
Il corpo mi ringrazia dell'amore che gli rivolgo e si nutre di piacere vivo.
Senza sprechi e senza accumulo, l'obiettivo è l'equilibrio come parte del cosmo.
Shinrei

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